Pufuleti

Se la parola Pufuleti ti ricorda quei vaporosi cilindretti di mais della stessa consistenza del polistirolo, o, ancora peggio, non ti dice nulla, allora è il caso che ti fermi a leggere per bene. Se invece sai di chi stiamo parlando, sappiamo già che ti vedremo sotto il palco di Poplar giovedì 12 settembre. Perché Pufuleti è così: una volta che lo ascolti, poi diventa un’ossessione.

Dietro a questo moniker si cela Giuseppe Licata, nato in Sicilia ma trasferitosi sin da bambino in Germania. L’italiano l’ha scoperto tardi, un po’ in famiglia, un po’ guardando la nostra tv. Fino a decidere, dopo 10 anni passati a rappare in tedesco, di switchare alla sua versione allucinata della nostra lingua, un viaggione psichedelico e surreale, amplificato dalle stralunate produzioni lo fi che lo accompagnano e da un flow che più teutonico non si può. Muoversi nella giungla delle sue barre criptiche è un’esperienza mistica, dove non è raro trovare frammenti di Mediaset o immagini incomprensibili anche alle menti più fini. Insomma: pensi davvero di poterti permettere di perderlo?